Show Type

Fornaciari Ba 2.2.3 T1

Maiolica di Montelupo

Distinctive Features
I tipi Ba 2.2 sono recipienti aperti, di piccole, medie e grandi dimensioni, con breve tesa, corpo emisferico con cavità larga e non troppo profonda, piede a disco o a ventosa. In totale il nostro campione comprende novantasei individui. Il valore di R oscilla tra 1,14 e 1,35. I tipi Ba 2.2.3 sono alcuni manufatti di dimensioni medio-piccole, con diametro compreso tra 17 e 19 cm, si distinguono dagli altri per la forma della tesa ad andamento defluente. Tre manufatti (T1) mostrano una cavità piuttosto profonda in rapporto al diametro della stessa, per un valore di “i” pari a +6,7 circa. I generi decorativi attestati sono 54.2 e 56.2.
Period Text
I tipi Ba 2.2 sono caratteristici della seconda metà del XVI secolo e dei primi due decenni del XVII. I motivi decorativi più comuni sui tipi Ba 2.2 sono quelli tipici del ’500 avanzato e degli inizi del ’600, in particolare il decoro “a spirali arancio” (gen. 54) è il più diffuso in assoluto, quindi si riscontrano di frequente “il compendiario della famiglia bleu” nella versione “a paesi” (45.3.3), il “nodo orientale evoluto” (gen. 56) e le diverse versioni delle “estenuazioni dei motivi rinascimentali” (gen. 53). Più scarsamente attestati i decori alla “foglia bleu” (gen. 58), alla “foglia con frutta policroma” (gen. 59), e del “figurato con fascia arancio” (gen. 63). Sulla base dei contesti di rinvenimento è possibile confermare grossomodo le cronologie dettate dall’analisi degli apparati decorativi. Tra i materiali rinvenuti negli scavi del convento romano della Trinità dei Monti, da depositi formatisi poco oltre la metà del XVI secolo, sono attestate dieci forme Ba 2.2 e vi si distinguono oltre ai più comuni manufatti Ba 2.2.1 T1-T4 e Ba 2.2.2 T1-T5, tre reperti Ba 2.2.3 T2. Dai depositi della loggia del convento agostiniano di Pietrasanta (PS SAT e PS SAB), la cui costruzione è terminata nel 1579, provengono alcuni esemplari Ba 2.2.1 T5 e un reperto Ba 2.2.3 T1. Un manufatto Ba 2.2.1 T1 è stato rinvenuto nei riempimenti delle volte al primo piano nord dell’ala di ponente degli Uffizi, la cui costruzione è completata entro il 1580. Da un castello provenzale della Valle dell’Huveaune, distrutto nel corso della seconda metà del ’500, provengono due esemplari Ba 2.2.1 T5 e T4. I ricchi rinvenimenti romani dalle stratigrafie della Crypta Balbi documentano, in depositi tardo cinquecenteschi (CB VII, US 1001) e primo seicenteschi (CB V, US 1014), pressoché tutti i tipi Ba 2.2 ad esclusione delle forme con tesa defluente Ba 2.2.3 che, proprio sulla base dei rinvenimenti del convento romano della Trinità dei Monti (Roma CT) e del convento agostiniano di Pietrasanta (PS SAT4) potrebbero risultare tipici del periodo 1550-1580, sebbene la scarsità dei nostri dati non fornisca al momento alcuna certezza in tal senso. Più arduo sembra comunque trovare conferme precise per contesti che segnalino la cronologia più avanzata nella produzione ed uso dei tipi Ba 2.2. Un aiuto in questa direzione proviene dalla recente pubblicazione dei materiali rinvenuti nel centro storico della città di Barcellona. Tra i materiali editi abbiamo tipi Ba 2.2.1 T1, Ba 2.2.1 T4 e Ba 2.2.2 T3 appartenenti a contesti datati agli inizi del XVII secolo o comunque genericamente ai primi decenni del ’600.
Origin Text
Montelupo Fiorentino
Date Min
1551
Date Max
1590
Occurs Text
E' attestata a Pietrasanta, Pistoia, Pisa.
Primary Function
Food Preparation & Consumption
Forms
dish
Decorations
Genere 56. Nodo orientale evoluto
Genere 54. Spirali arancio
image
Fornaciari A. 2016, La sostanza delle Forme: morfologia e cronotpilogia della Maiolica di Montelupo Fiorentino. Firenze: Insegna del Giglio

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