Show Type

Fornaciari Bb 3 T2

Maiolica di Montelupo

Distinctive Features
I tipi Bb 3 sono recipienti con brevissima tesa leggermente confluente, corpo emisferico ampio e profondo, apodi o col piede a disco appena accennato. Il valore di R varia tra 1,06 e 1,15, anche se la stragrande maggioranza dei pezzi mostra una variazione compresa tra 1,10 e 1,15. La relazione corretta è: Ø max. = Ø cav.+2,4. Il tipo T2 è un manufatto, con “i” = +4,4, si distingue dagli altri per avere una tesa piuttosto breve in rapporto alle dimensioni del diametro massimo di 36,5 cm, tale da restituire un R = 1,06. Si tratta di una forma rinvenuta a Pescia che trova confronti con altri manufatti frammentari, anche di dimensioni inferiori, provenienti dallo stesso contesto pesciatino dell’orto Giuntini, con diametro massimo intorno ai 30-32 cm. I decori attestati rispondono al genere 80.1.1.
Period Text
I tipi Bb 3 hanno decorazioni tipiche del XVIII secolo. La decorazione più precoce, realizzata in figurato tardo (gen. 68.3), risale secondo l’attribuzione cronologica fornita dal Berti all’ultimo quarto del ’600, e la troviamo impiegata su un esemplare T4 appartenente ad una collezione privata. Il decoro “a spirali verdi” (gen 72), tipico del XVIII secolo, resta comunque il più diffuso ed è adottato da tutti i nostri tipi ad eccezione dell’esemplare T2, decorato nei modi del genere 80 ad “uccellino centrale”. I motivi decorativi cronologicamente più avanzati li ritroviamo, oltre che sul T2, sugli esemplari T3, che mostrano di impiegare il genere ad “uccellino centrale” (gen 80.1.2, 80.5) e decori derivati (gen. 83.2.3) della fine del XVIII secolo-inizi XIX sec. Infine un esemplare di piccole dimensioni, foggiato per il convento delle Murate di Firenze, e con decoro atipico, riporta la data 1757(o 1787?) al centro del cavetto. I contesti di rinvenimento dei tipi Bb 3 si datano al XVIII secolo avanzato e finale. Il Casone di Ripanaia (LU), sulla apuana via Vandelli, utilizzato a partire dal 1759, ha restituito l’esemplare T1 con decoro a spirali verdi che mostra, tra l’altro, come il genere 72 fosse ancora diffuso nella seconda metà del '700. Lo scarico di via XX settembre a Montelupo, circoscritto da esemplari in maiolica datati alla produzione 1723 e 1792, ha fornito esemplari T3. Particolarmente importante il contesto dell’Orto Giuntini a Pescia da cui provengono esemplari T2 e T3 con decorazioni di genere 80 databili alla fine del XVIII secolo-inizi del XIX. Infine un reperto dal Palazzo dei Vescovi di Pistoia con decorazione di gen. 83.2.3 è stato reperito in un contesto (vano O27, Fase XVII, tg. 4) del tardo XVIII secolo-inizi del XIX. Il recupero di manufatti Bb 3 dal fondale del Golfo di Santa Manza, nella Corsica del Sud, offre altri importanti dati sulla circolazione dei manufatti montelupini, e ulteriori conferme cronologiche per questi materiali inquadrabili, come nel caso dell’Orto Giuntini, intorno agli inizi del XIX secolo. Materiali simili sono stati infine segnalati da Guy Sanders negli scavi di Corinto, in due contesti databili sulla base di restituzioni numismatiche rispettivamente agli anni 1795-1815 e 1830-40.
Origin Text
Montelupo Fiorentino
Date Min
1676
Date Max
1810
Occurs Text
E' attestata a Pescia.
Primary Function
Food Preparation & Consumption
Forms
bowl
dish
Decorations
Genere 80. Uccellino centrale
image
Fornaciari A. 2016, La sostanza delle Forme: morfologia e cronotpilogia della Maiolica di Montelupo Fiorentino. Firenze: Insegna del Giglio

Equivalences defined in Fornaciari Bb 3 T2

No direct equivalences

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