È questo forse il genere più “popolare” tra quelli sviluppati nella Montelupo della seconda metà del Settecento, e non solo perché esso mostra di restare ancorato ad una tavolozza ricca di colore, ma soprattutto perché è costruito attorno ad un motivo di facile riconoscibilità; esso infatti si caratterizza per la rappresentazione di un uccellino posato, il cui corpo, campito in arancio e bleu, mostra sotto di sé lunghe zampe in bruno di manganese, una delle quali talvolta si alza, come all’incedere di un passo. La figura del volatile è posta al centro di forme aperte (catinelle, piatti) e sul lato a vista delle chiuse, e si accompagna ad uno sfondo vegetale estremamente stilizzato.
Possiamo suddividere il genere in tre gruppi: nel primo di questi, 80.1, l’uccellino, dipinto sulle forme aperte, ristretto in una cerchiatura in verde ed arancio, si accompagna ad un contorno periferico, ottenuto con semplici pennellate in alternanza di verde ed arancio; nel secondo gruppo, 80.2, che contraddistingue le chiuse, si colloca in un settore delimitato dai soliti tratti in ramina e ferraccia, e successivamente “potenziato” da un’archeggiatura in bruno di manganese, arricchita da cerchietti colorati. L' ultimo gruppo, 80.3, è poi possibile individuarlo nel caso in cui la divisione del contorno si trasformi in una semplice “ghirlanda” foliata, del tipo che più volte ci è capitato di notare nella produzione del pieno Settecento (e in questo caso siamo nell’ultimo trentennio di questo secolo).
Sono state individuate varie sottocategorie in questo genere; Gen. 80.1: dalla cerchiatura dell’orlo si dipartono una serie di motivi che richiamano delle foglie pendenti (gen. 80.1.1). Questi motivi d’ispirazione vegetale sono realizzati alternativamente in verde e giallo ferraccia, quindi talvolta virano decisamente verso l’arancio, od in solo verde. Talvolta sono alternati a motivi a monticelli convergenti verso il centro del manufatto (80.1.2), oppure sono costituiti solo da monticelli (gen. 80.1.3).
Gen. 80.2: dalla cerchiatura intorno all’uccellino si dipartono motivi a monticelli, spesso realizzati senza staccare il pennello dalla superficie del manufatto (80.2.1), in molti casi ai monticelli si alternano motivi d’ispirazione vegetale formati da uno (80.2.2), tre (80.2.3), cinque (80.2.4) o da più tratti (80.2.5) disposti verticalmente, di cui quello centrale più sviluppato in lunghezza. I colori usati sono sempre il verde, l’azzurro ed il giallo ferraccia.
Gen. 80.3: lo spazio compreso tra orlo e uccellino centrale è occupato da una serie di motivi vegetali verdi e gialli a semicerchi concentrici che richiamano il genere a spirali verdi e che possono essere derivati da stilizzazioni del motivo della palmetta. Frequentemente realizzati in verde, sono talvolta eseguiti con l’uso degli altri colori tipici del genere: giallo e azzurro.
Gen. 80.4: la fascia periferica è riempita dalla ripetizione di motivi vegetali verdi, azzurri e arancio rimarcati da una linea in bruno a formare come una ghirlanda.
Gen. 80.5: lo spazio compreso tra uccellino centrale e orlo è occupato da un tralcio foliato stilizzato con andamento concentrico.
Forms
tin glaze
painted
Period description
E' databile tra gli anni 50 e gli anni 90 del XVIII secolo circa.
Date Min
1750
Date Max
1790
Color description
Uccellino campito in arancio e bleu, mostra sotto di sé lunghe zampe in bruno di manganese