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Fornaciari Aa 2.3.1 T1

Maiolica di Montelupo

Distinctive Features
Manufatti con orlo estroflesso caratterizzato da una solcatura interna, prima del margine arrotondato. Orlo leggermente estroflesso. Fanno parte di questo raggruppamento centoventidue manufatti a profilo completo. “i” = da +10 a +14. Il tipo è testimoniato da quarantadue esemplari che mostrano decorazioni di genere 12.2.2,12.3.3,13.1.1, 18.1.4,18.1.5, 20.1, 21.2, 21.4, 21.5, 23.1, 23.4.3, 25.1.1, 25.1.2, 25.2, 26.1, 26.2, 26.3,31, 34.2, 40.1.3, 40.5, 45.3.3, 45.4, 53 (tamburi), 54.2,68.2. Il diametro massimo è compreso tra 20 e 26 cm, anche se c’è un’eccezione notevole: un manufatto rinvenuto a Montelupo con 35,3 cm di diametro massimo per 8,5 cm di altezza decorato “alla foglia di prezzemolo". Si distinguono due diverse classi dimensionali: la più piccola con diametro massimo compreso tra 20 e 22,5 cm, la maggiore con diametro di 25-26 cm.
Period Text
I manufatti Aa 2.3.1 sono stati prodotti per circa un secolo, tra il 1480 ed il 1580, con un prolungamento, per quanto riguarda le forme decorate in figurato tardo, fino agli anni ’40 del XVII secolo. Tra i più antichi motivi decorativi associati a questi tipi troviamo tutti i generi montelupini dell’ultimo ventennio del ’400 destinati alle forme aperte, ad eccezione dell’imitazione della foglia valenzana (gen. 16). Nella seconda metà del XVI secolo,tra 1540 e 1580 circa, sono attestati i decori in compendiario della famiglia bleu (generi 45.3.3 e 45.4), a spirali arancio (gen. 54), ed il motivo del nodo orientale evoluto (gen. 56), ma anche le riproposizioni estenuate (gen. 53) dei classici motivi a ovali e rombi o a tamburi. Con i motivi decorativi del figurato con fascia arancio (gen.63) e soprattutto col figurato tardo (gen. 68), le forme Aa 2.3.1 trovano impiego ancora a lungo, almeno fino al 1640 circa. Per quanto riguarda i rinvenimenti in scavo sembra di scorgere un leggero posticipo della comparsa di questi tipi rispetto alla datazione fornita dall’analisi stilistica dei decori: se infatti il contesto recuperato durante gli scavi per la costruzione della centrale termica del primo museo della ceramica di Montelupo (M Mus) pare attestare l’inizio della produzione negli anni 1480-1490, ritrovamenti più consistenti riguardano insiemi ceramici risalenti ai primi decenni del XVI secolo. Dal recupero lucchese del Baluardo di San Martino (LU CA), comprendente un insieme di materiali anteriori al 1520, proviene un discreto numero di frammenti attestanti la nostra forma, cosi come alcuni esemplari sono compresi tra i reperti rinvenuti sotto il pavimento del refettorio del convento di S. Agostino a Pietrasanta (PS SAR), risalente al 1543. Dal Pozzo dei Lavatoi di Montelupo (M PL), dai depositi formatisi entro la metà del XVI secolo e contenenti soprattutto manufatti dei primi decenni del ’500, provengono pure alcuni esemplari, così come allo stesso periodo sono ascrivibili il reperto di tipo Aa 2.5.1 T5 da Qsar es—Seghir in Marocco, ed il manufatto Aa 2.5.1 T2 da Dordrecht, in Olanda, rinvenuto in una fossa di rifiuti in associazione a Isabela polychrome della prima metà del XVI secolo. Il reperto T5 dalla discarica del monastero lucchese di Santa Giustina conferma la circolazione di manufatti simili nei decenni centrali del XVI secolo. Infine dalla terza fase del contesto montelupino del cosiddetto scavo “tridente”,datata al 1550—1650, provengono due pezzi con decoro in figurato con fascia arancio e figurato tardo, che rappresentano gli ultimi generi decorativi impiegati sui nostri tipi morfologici. Pure i contesti romani della Crypta Balbi, in particolare CB VII US 1001 e CB V US 1014, confermano la diffusione sui mercati di questa forma fino al penultimo decennio del XVI secolo.
Origin Text
Montelupo Fiorentino
Date Min
1480
Date Max
1649
Occurs Text
E' attestata a Montelupo, Lucca, Pietrasanta, Roma, La Spezia, Firenze, Galizia.
Primary Function
Food Preparation & Consumption
Forms
dish
Decorations
Genere 12. Imitazione del lustro metallico.
Genere 20. Penna di pavone
Genere 25. Nastri
Genere 34. Fascia con bleu graffito.
Genere 40. Motivi vegetali della "famiglia bleu"
Genere 21. Palmetta persiana.
Genere 53_2. Estenuazione fascia con ovali.
Genere 53_3. Estenuazione nastri spezzati
Genere 45. Compendiario della "famiglia bleu"
Genere 68. Figurato tardo
Genere 23. Contorno a ghirlanda
Genere 53_4. Estenuazione ovali e rombi.
Genere 54. Spirali arancio
Genere 53_1. Estenuazione della palmetta persiana
Genere 18. Fasce Geometriche
Genere 13. Foglia di prezzemolo
Genere 31. Figurato
Genere 26. Fascia con ovali e rombi.
image
Fornaciari A. 2016, La sostanza delle Forme: morfologia e cronotpilogia della Maiolica di Montelupo Fiorentino. Firenze: Insegna del Giglio

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